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Essere padroni di se stessi

Posso vivere fra gli uomini ma non collaborare con essi.

Noi cittadini, formiamo una struttura in egual modo di come si costituisce una società responsabilità limitata, ossia denominata SRL.

Perché definiamo società l’ambiente in cui viviamo?

Ognuno di noi ricopre un ruolo affinché la “società” possa esistere in quanto tale. Le SRL spesso falliscono, oppure a volte si trasformano e tramutano in SPA, società per azioni. La società, quella cittadina, è fallita sin dall’inizio quando fu costituita, seppur la si insiste a sostenerla. Come nei fallimenti delle società a capitale limitato o per azioni, quando c’è un fallimento c’è anche chi guadagna e chi ci perde. Nella società cittadina, purtroppo funziona allo stesso modo.

Potreste interpretare questo discorso in male modo, fraintendendo il significato o non afferrare proprio il concetto di cui vogliamo dargli, quindi cerchiamo di essere più attenti e minuziosi nel leggere e analizzare le parole.

Chi scrive ha scelto tantissimo tempo fa se chiudere questa attività (il proprio ruolo nella società dei cittadini) oppure se continuare a recitare per aiutare a soddisfare i bisogni di chi ci guadagna andando contro di conseguenza a chi ci perde. Certamente comprendere un simile discorso bisogna che ci si spogli di ogni pregiudizio, giudizio e considerazione, non bisogna, almeno in questo caso, farsi influenzare dalla paura di dover lasciare tutto o perdere quello che si è riusciti ad accumulare sino ad oggi in questa miserabile società. Quindi, fatta fuori la mia collaborazione in affari con la società, posso dire quello che ho perso e quello che ho invece guadagnato. Ma prima ancora di dirvi gli utili, che a voi immagino interessi moltissimo, vi induco a riflettere oggettivamente su qualche dato tangibile nei fatti.

Una nazione, ossia in questo caso dobbiamo immaginarla come la struttura della società per azione, ha come riferimento dirigenti, amministratori, management, manager, dipendenti, accordi, strutture, collaborazioni e via discorrendo. Solitamente tutto questo viene eletto dai componenti che ne fanno parte, come si dovrebbe fare per eleggere addirittura un presidente di una nazione. Cosa improbabile ormai in Italia.

(l’articolo continua dopo la foto in basso)

Disponibile Ultima pubblicazione:

Tuttavia eleggere i propri rappresentanti (in politica) garantisce una comunicazione diretta fra il lavoratore ed i delegati che dovranno occuparsi del benestare del dipendente ed essi occuparsi della produzione, alla quale a loro interessa per continuare a fare affari proficui. Quando questa relazione indispensabile viene meno, l’azienda subisce ingenti danni così fallisce.

È chiaro il concetto sino a qui?

Dunque, l’Italia non elegge i propri rappresentanti da molto tempo, penso che su questo siamo d’accordo tutti, e in programma niente di buono c’è.

Cosa significa secondo voi?

Se dobbiamo stare al discorso appena fatto, dovremmo pensare che non essendoci questa relazione fra amministratori e dipendenti c’è senz’altro un fallimento diretto dell’azienda (Nazione). Quindi in questo caso la nazione è fallita. Se tale fatto rispecchia la realtà, qual è il destino dei cittadini che sono succubi di un fallimento senza rimborsi ne garanzie? Fallita un’azienda ne possiamo fondare altre, ma con la Politica di una Nazione (ad un tempo Repubblica) non funziona così. È molto probabile che se una nazione con le buone maniere fallisce e mette in piedi un’altra azienda cambiando una lettera alla SPA, c’è un conflitto di interesse, una frode, un modo per raggiare il sistema delle quali dovrebbe garantire la relazione fra dipendente e delegati affinché i diritti possono prevalere.

Una nazione che invece procede in questo modo (vediamo esempio Italia), con un presidente farlocco alla pari di un personaggiocome François Duvalier, detto Papa Doc, fu presidente (di fatto, dittatore) di Haiti, andate a vedere la sua storia per chi non la conosce, significa che bisogna identificarlo alla pari e prenderne atto, da poter così far scaturire scelte diverse (l’Italia non ha interessi dittatoriali sia bene inteso, ma nella pratica è tangibile che non ci sono presidenti eletti dai lavoratori o anche detti cittadini, e quindi gli interessi sono altrove). L’Italia è un’azienda fallita e commissariata come si usa dire, i commissari giustamente, poiché assunti da enti creditori, fanno gli interessi dell’azienda e non dei lavoratori. Questo significa che chi l’ha assunto per guidare la situazione è molto probabile che dipenderà dalle sue labbra, chiunque lo farebbe purché di non perdere il ruolo.

Dunque, conviene ancora affidarsi alla casualità della bontà, ovvero di trovare un commissario che a sua volta abbia l’accortezza di guidare negli interessi di tutti per il benestare dell’azienda (Nazione)? Questo paradosso è il caso dell’Italia, oppure siamo tutti ben convinti che questa meravigliosa penisola è stata svenduta di quel che gli rimaneva?

Ribadisco la posizione di chi sta scrivendo non è politica, non collabora con la vostra stessa azienda né con altre, non conosce gli attuali amministratori delegati e chi li ha nominati, chi scrive semplicemente si pone delle domande affinché si possa in questo modo riflettere sanamente e per conto proprio. Ciò garantisce senz’altro la possibilità di poter scegliere che ruolo giocare e soprattutto se continuare a dover giuocare.

FATELO ANCHE VOI!

L’uomo deve ritrovare se stesso affinché si possa riscoprire cos’è realmente la vita, altrimenti niente potrà cambiare le sorti dell’estinzione della specie, laddove siamo diretti.

Verso il Cambiamento dell'Essere:

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