Responsabilità immutate

”A volte dobbiamo apparire per quello che realmente non siamo”.

La società è un imbuto che decanta tutti in una dimensione di illusionismo. Una sconfinata immaginazione della realtà limita gli individui dall’osservare la vita nelle sue molteplici manifestazioni.

Dunque, assistiamo a guerre imperiture, a conflitti centenari, a omicidi frutto di una follia tale da reputarla un caso isolato. Può essere isolato l’atto dell’uccisione? Qualsiasi forma abbia? In guerra, in casa o per strada, cosa cambia? Consideriamo diverso l’atto in base al ruolo, al posto e alle circostanze. Poiché abbiamo accettato tutto questo, ci siamo detti che con la guerra difendiamo le nostre terre, i nostri diritti, allora uccidere è stato un mezzo sostenuto e supportato da tutte le popolazione del mondo sin dall’antichità.

Tuttavia sostenere e supportare equivale a dire di fatto essere complici indirettamente. Sentirsi complici può scaturire la responsabilità in sé oggi immutata. È difficile ammettere tali responsabilità, potremmo mai accettare di essere complici delle guerre in atto, o semplicemente di tutti gli omicidi che accadono oggigiorno? Proviamo a valutare l’essere umano come razza unica, come lo sono i gatti, i cani e le tigri per intenderci, in questo caso dobbiamo accettare che un uomo in una parte qualsiasi del mondo starà effettuando in questo momento un omicidio, ed io sono complice perché sono integro a quella razza definita uomini. Ho sostenuto la causa, ed indirettamente ho permesso l’atto ritenendolo giusto in base alle circostanza di convenienza personale anellato alla sopravvivenza.

(l’articolo continua dopo la foto in basso)

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È difficile comprendere tale processo? Dunque, IO mi ritengo italiano e devo difendere la mia nazione qualsiasi cosa accade, sono disposto a combattere, ho paura di perdere quello che ho e mi faccio trasportare dall’ira, dalle parole, dai governi, dalle armi. Il nazionalismo, il comunismo, le religioni, hanno da sempre creato divisione, paura, instabilità e quindi scompigli generando morti e atrocità. Noi in quanto uomini abbiamo semplicemente accettato quello che ci hanno detto i politici, i governi, gli imperatori e in passato gli Dei. La guerra è sempre stato il mezzo di conquista, e gli uomini come abbiamo già detto, hanno supportato questo modello di vita alla quale oggi è difficile esserne consapevoli per effettuare un cambio di marcia.

Dobbiamo avere il coraggio di guardarci dentro, di coltivare le responsabilità e prenderne atto affinché la psiche umana possa acquietarsi dall’ira e dalla brama del potere.

Appuntamenti:

Dal 29 Ottobre al 01 Novembre 2022 – Sagra della Castagna a Savelli fra Natura e Relax.

31 Ottobre 2022 – Intervento al Convegno sul tema: cultura della Castagna.