
In che mondo stiamo vivendo? Chi l’ha costruito in tal modo? Qual è il ruolo di ognuno di noi, è soprattutto siamo complici o vittime?
Ormai frastornati, confusi, non si riesce a distinguere più il vero dal falso o il giusto con ciò che è sbagliato. E’ come se fossimo ipnotizzati, posseduti, ma, realmente, da cosa? Chi dovrebbe e potrebbe possederci? Perché e per quale diamine di motivo dovrebbero?
Lo faccio o non lo faccio, fa male o mi salva, è vero oppure è una ennesima bugia truffaldina? Dunque stiamo vivendo pienamente nel caos. Non si è forse in grado di studiare, riflettere, pensare a sé, e quindi siamo soggetti ad essere persuasi per scopi altrui? Si è corrotti, corruttibili, influenzabili, basta poco per farsi prendere in giro oppure per restare vittime di un sistema. Qualsiasi esso sia.
Cos’è la confusione? E’ un sintomo di poca chiarezza inerente ad un discorso o periodo, giusto? Quando siamo confusi è perché non sappiamo cosa sta accadendo o perché, così ricorriamo ai ripari. Iniziamo a chiedere a chi pensiamo sia di dovere risponderci, dottori, legali, professionisti, cosiddetti sapientoni e intelligenti in materia. Mi capite vero?
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Dunque, ci affidiamo ai consigli altrui, diremo che loro sono gli esperti e che hanno studiato per noi la questione, quindi perché dover approfondire l’argomento quando l’avranno fatto altri al posto nostro. Ringraziamo per i consigli e camminiamo dritti. Però la confusione non svanisce, resta li a guardarci e a dominarci.
Diveniamo ebeti, puerili, ci annientiamo definitivamente, pensando che ciò sia giusto nonostante i conflitti, le paure e le incertezze continueranno a persistere. Perché non abbiamo la forza e la volontà di approfondire noi stessi tali argomenti? Perché ci si arrende all’idea che qualcuno debba farlo al posto nostro? Se in casa mia non farò io la spesa per poter mangiarne, chi la farà al posto mio? Seppur dare e ricevere informazioni è diventato un business, resta pur sempre un atto proprio da doversene interessare. Capite? Io stesso devo analizzare la questione della confusione, della paura, del conflitto che mi trafigge e delle incertezze che mi annientano, altrimenti nessuno potrà farlo al posto mio. Quando avremmo fatto esperienza diretta, allora abbiamo fatto la spesa e ne mangeremo di essa. Quando scopriamo direttamente cos’è la paura e la confusione, non potranno più di conseguenza ingannarci, confonderci, annientarci.
L’uomo deve ritrovare se stesso affinché potrà riscoprire cos’è realmente la vita, altrimenti niente potrà cambiare le sorti dell’estinzione della specie di cui siamo diretti.
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