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Uno stato di coscienza limitato

Vi sono diversi stati di coscienza, ovvero strati di consapevolezze, dimensioni in cui gli uomini gettano le basi per sopravvivere. All’interno c’è l’idea del commerciante che si deve occupare del suo negozietto, badare ai problemi della famiglia, alle scadenze mensili, le tasse…sappiamo tutti le problematiche quotidiane della società. Poi vi è il dipendente, che si sveglia il mattino con l’unico desiderio di essere già a giornata conclusa. Dunque dal piccolo al grande, dal commerciante all’imprenditore di successo al dipendente, tutti vivono determinati dal proprio stato di coscienza. Qualsiasi evento che accade all’esterno dal raggio della consapevolezza dell’individuo non può essere compreso direttamente e interamente; quindi tutto ciò che avviene resta un fatto estraneo, irrilevante, di poco conto, seppur potrebbe trattarsi di qualcosa di importante e molto più influente ai fini della continuità della vita sulla terra.

Noi tutti oggi stiamo vivendo una quotidianità anormale, la guerra, i costi della vita che aumentano esponenzialmente, il covid, tutto questo ci ha rotto gli equilibri. Il nostro stato di coscienza è ora frastornato, perché la consapevolezza non è abbastanza affinché la stabilità di “chi sono e quello dovrei essere” possa essere perseguita come facevo prima del disordine totale. Ovvero, so che devo pagare le tasse per poter essere un cittadino rispettabile, onesto, serio, devo sposarmi e riprodurmi per essere un buon padre di famiglia, devo lavorare sodo per guadagnarmi da vivere e diventare ricco per comprarmi più beni materiali e di valore. Oggi tutto questo è in discussione. Come detto gli avvenimenti hanno destabilizzato “chi io sono e chi dovrei essere.”. Le paure, le ansie, l’instabilità delle mie personalità, genera conflitto permanente.

(l’articolo continua dopo la foto in basso)

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Poi vi sono stati di coscienza diversi, con maggiore consapevolezze o diversi punti di vista. Vi è il religioso, chi pratica meditazione, chi si affida alla spiritualità, alla quale acquisisce un’ideologia è dà una spiegazione alla guerra, alla fame e alla morte. Questo è un altro stato di coscienza umana che sta andando per aumentare giorno in giorno.

C’è differenza fra tutte queste categorie di uomini? Oppure entrambe vivono il conflitto e il conformismo? Ovvero nessuno di essi camminano nel sentiero che conduce alla liberazione totale dell’essere?

Liberi dall’ideologia, liberi dalle tradizioni che condizionano, influenzano, insegnano qualcosa di profondamente vecchio e che perpetua inevitabilmente l’atto della guerra, e quindi della brama. Se sono condizionato dall’idea di persona che devo essere con tutto quello che devo fare per raggiungere tale personalità, influenzato dal pensiero altrui, dal modo di vivere attraverso una pratica per colmare le mie brame, posso in tal modo essere libero? La libertà è consapevolezza totale. Non vi sono strati, personalità da raggiungere, santi da venerare, non c’è una forma di illuminazione da possedere con metodi sciocchi che offuscano la visione della vita.

Liberi da tutto ciò non vi sono guerre che possono destabilizzarci, crisi economiche mondiali che impauriscono, fanno tremare psicologicamente gli uomini, non c’è niente che non sia sottoposto alla consapevolezza di ciò che è realmente la vita.

L’uomo deve ritrovare se stesso affinché potrà riscoprire cos’è realmente la vita, altrimenti niente potrà cambiare le sorti dell’estinzione della specie di cui siamo diretti.

Verso il Cambiamento dell'Essere:

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